Mentre vagavo tra Scandinavia e altri lidi a Milano non si è placata la mania dell’hamburger gourmet, anzi, si è ancor più estesa con nuove aperture e diversi must-eat, must-try, must-ma-anche-no.
Come se la carne macinata fosse stata appena inventata, come se avessero appena importato le più disparate salse, come se la cucina italiana avesse perso la produzione della pasta: se almeno una volta a settimana non mangi un hamburger non puoi vivere nel capoluogo lombardo.
Non che mi stia lamentando, anzi: continuo a immolarmi per voi alla ricerca del miglior hamburger milanese e torno alla carica con un vero e proprio fuoriclasse, un panino che non rispetta le regole della competizione e che, appunto per questo, risulta unico, imparagonabile, irrinunciabile.
Ogni volta che ne parlo noto palpebre che si spalancano, fronti che si aggrottano e bocche che si socchiudono in uno stupito “Ma davvero…?“. Davvero sì!
Con questa premessa avrete intuito che sto per consigliarvi qualcosa che mi é molto, parecchio, assai piaciuto e che, per struttura, ingredienti e sapore, non può essere propriamente inserito nella gara. Non per questo posso tacere: devo raccontarvelo, segnalarvelo, indurvi a prendere bus, tram, macchina, treno o aereo che sia e precipitarvi come Bolt alla finale dei 100 metri.
Bando ai preamboli: sto parlando dell’hamburger con ossobuco della birreria Baladin, lieta novità settembrina nei pressi di Corso Como/Bastioni di Porta Nuova.
Se amate le loro birre presumo sarete scoppiati in lacrime per la felicità – e se non le conoscete dovreste farlo ma per l’onta – perché la loro qualità e bontà rendono onore al concetto stesso di birra artigianale. Probabilmente ne avrete notato le bottiglie da Eataly o alle fiere gastronomiche, con le loro etichette dalle scritte colorate e nomi originali.
Appunto alla Isaac, alla Nora o alla Super potete abbinare una sostanziosa cucina, fatta da piatti dai sapori ricchi e forti che mettono buonumore e sanno consolare l’animo più afflitto, dalle chips tagliate a mano e dalle varie insaporiture alle sardine fritte, da un fish and chips dorato ai dolci di Ernst Knam, fino al suddetto hamburger.
Credo che la soluzione migliore per descriverlo sia passarne in rassegna i pezzi e comporlo nella vostra immaginazione attraverso le parole:
1) iniziamo da una base di pane da hamburger, morbido all’interno e friabile all’esterno, che mi ha colpita per la leggerezza. Ammetto che talvolta l’abbandono per terminare il ripieno, mentre in questo caso non ne ho sentito la necessità;
2) aggiungiamo una foglia di insalata, che assolve alla funzione di trattenere i golosissimi condimenti;
3) proseguiamo con dei tocchetti di ossobuco, che è stato cotto ore, ore e ore fino a farlo diventare tenero e arrendevole, intriso di sughi e sapori che impregnano il pane.
Ripeto: ossobuco. Una delle specialità milanesi per eccellenza, dentro l’hamburger.
Ora capite perchè non potrò mai paragonarlo a quelli con la carne trita, no?
Proseguiamo.
4) La carne è cosparsa di una crema di midollo.
E qui vedo molte coronarie esplodere e tanti “Sì, ciao, vabbè, mi arrendo“.
Non ditemi che il midollo non vi piace, non datemi questa notizia. Oppure fatelo, e io la prenderò in positivo – “più per me!” – mantenendo un lieve rattristamento per le vostre papille.
5) chiudiamo il tutto con la mancante fetta di pane…
… e ci siamo.
Animi snob, gente sofisticata, amici del club del macrobiotico, già ve lo dico: non vi piacerà.
Amanti passionali del frigorifero, adoratori della sostanza, bramatori di tutto ciò che è corposo, gustoso, delizioso, saporito, tracotante e viscerale… ciao, avete trovato una casa, un portavoce e una squisita ossessione.
Dove
Baladin Milano
Via Solferino 56
Milano
Tel. 02 659 7758
[…] Nella mia personale classifica Baladin Milano soddisfa tutti questi punti, e devo ringraziare che sia in una zona di Milano da me poco frequentata altrimenti sarei lì quasi ogni sera per un teku di Isaac e un hamburger con l’ossobuco (che ho già ben osannato). […]