L’hamburger a Milano va di moda, ma così di moda che persino i ristoranti aprono le succursali per prepararli. Altro che cibo semplice, altro che paninari degli anni 80, altro che fast food come sinonimo di scarsa qualità! Le regole per preparare un hamburger con i fiocchi ci sono, e sempre più locali le sfoggiano.
Nel mio peregrinar tra i luoghi che fanno di carne macinata virtù, in una tutto sommato fresca serata di Luglio sono accorsa presso il 202 Hamburger & Delicious, presente da qualche tempo nella mia to eat list.
Si trova proprio accanto al ristorante 202, vicino quindi alla Colonne di San Lorenzo, centro di ogni giovanil festeggiamento.
Entrando ci si ritrova immersi in un’atmosfera assolutamente all’americana, con muri in pietra a vista, insegne vintage, sgabelli di legno e un bancone su cui troneggiano adorabili cupcake, una bilancia vecchio stile, dolcetti in giare di vetro e una torta al cioccolato alta quasi 20 cm che fa ingrassare al solo guardarla.
Dietro alla cassa è appeso un menù, e basta mettersi in fila e scegliere il proprio hamburger, contorno e bevanda, lasciare il nome e pagare.
Non ci sono tavoli, bensì strapuntini con i sopracitati sgabelli che, visto lo scarso numero, conviene accaparrarsi al volo. La soluzione alternativa è ordinare tutto d’asporto, cosa per cui sono attrezzati.
Opto per il 202 burger, composto nello specifico da carne, insalata, pomodoro, formaggio, bacon e salsa BBQ della casa.
Costo: 9,50 €.
Aggiungo delle chips con salsa guacamole.
Costo: 5 €.
Vuoi non berci niente dietro? Impossibile. Una lattina di coca per me. 2,50 € a loro.
Veniamo all’esame del panino, presentato in un cestino, parzialmente avvolto in una praticissima bustina di carta e accompagnato da patatine.
… Oh, se è buono!
Innanzitutto è così alto che, una volta preso tra le mani e ammirato in tutta la sua forma, farebbe venire un coccolone.
Il pane è molto apprezzabile, dato che è massiccio quanto basta per trattenere tutto il dirompente ripieno, ma non risulta troppo pesante. Semplice, senza semi di sorta, una bella pagnottella morbida. Approvato.
Ciò che più mi ha entusiasmata è stata la carne: un bel hamburger alto e grossolano, succoso e ruvido, gustoso, ben rosolato all’esterno e cotto il giusto all’interno. Non c’è possibilità di scegliere il tipo di carne come in altri posti, ma finché la qualità è così alta va benissimo.
Insalata freschissima e abbondante, così come le fette di pomodoro.
Altro punto di assoluto favore va alla spessa fetta di formaggio, che solitamente viene messa in secondo piano: giunta al punto di fusione, ha unito perfettamente la carne con gli altri condimenti. Non ho ben capito se fosse cheddar o meno, visto che gli altri ingredienti hanno avuto la meglio. Occorrerà tornare.
Appunto, veniamo al bacon, croccante e salato come mi piace, delle strisce squisite e in quantità, cotte come si deve.
Una nota di perplessità: la salsa BBQ della casa. Dov’era? Non si sentiva. Aprendo il panino per controllare – temevamo che se ne fossero dimenticati – abbiamo notato la sua scarsa quantità, e quindi il suo scarso peso nel gusto dell’hamburger. Un gran peccato, visto che si tratta del panino più costoso del menù e l’unico che la presenta. Il suggerimento è aggiungerne, oppure darne al cliente anche separatamente. Ovviamente ho apprezzato comunque questo 202 burger, ma occorrerà dargli un secondo assaggio per capire se si sia trattato solo di un caso.
Un po’ di disappunto invece per le chips con salsa guacamole, che altro non sono che patate fritte con una salsina di avocado/pomodoro/ecc. contenuta in un sac-à-poche e spremuta in un piccolo contenitore di plastica. 5 € sono veramente tanti, troppi. Oltretutto l’indicazione “chips” a me ricorda delle sfogliatine di patate, altra cosa rispetto agli stick.
Le uniche “chips” che mi sono state servite erano quelle di accompagnamento al panino, dentro lo stesso cestino.
Chi era con me ha ordinato lo stesso panino e delle patatine “normali”, e ha ricevuto sia quelle dentro al cestino sia una confezione a parte, cilindrica, piena di patate. La sottoscritta, invece, queste ultime non le ha viste, il che ha suscitato un po’ di perplessità, soprattutto per il prezzo pagato.
La voglia di questionare o chiedere non c’era (anche perché miracolosamente non ero così affamata e nel locale c’era un po’ di fila), ma anche su questo punto occorrerà tornare per una verifica.
Un punto più che positivo al caffè americano gratis, alle confezioni di salse (… ma non quella BBQ, ovviamente) a disposizione di tutti, alla gentilezza del personale, alla posizione e – ringraziamo tutti gli dei del Pantheon – al fatto che sia aperto di Domenica!
Orfani di Shake Shack, gioite: probabilmente il 202 Hamburger & Delicious è ciò che più gli si avvicina che sia presente a Milano.
L’ultimo consiglio? Sfruttatelo per il servizio delivery: telefonate, ordinate e passate a prendere, e il vostro pranzo/cena sarà davvero memorabile.
Dove
202 Hamburger&Delicious
Corso di Porta Ticinese 6
Milano
Tel. 02 83660634
202 Hamburger says
http://www.202hamburger.com/
julka75 says
Alla fine ci sono stata. Non riuscirò mai più a mangiare un hamburger con lo stesso spirito, dopo l'esperienza…
Confermo la presenza delle patatine dentro il cestino. Ho fatto una scorpacciata. La prossima volta mi ricorderò di non chiedere patatine a parte.
daniele says
Articolo molto interessante… di sicuro non sempre i soliti consigli triti e ritriti… grazie per lo spunto.
Ale says
Shake Shack e’ su un altro pianeta. Ma questo e’ buono.