Ammettiamolo, servi del dio Cibo: quant’è bello avere Internet?
Quante ore passiamo davanti allo schermo a sollecitare le papille gustative con ricette o, ancor meglio, ricercando delizie provenienti da ogni luogo che giungono direttamente sulle nostre tavole con un banale ma commovente clic?
Come facevamo prima ad accontentarci?
E, soprattutto, dove trovavamo il tempo per svolgere il sospirato processo di selezione e acquisto? Forse da lì arriva l’esplosione dei surgelati, tanto cari a chi fa orari d’ufficio tosti e rischia di morir di fame.
Sì, una volta c’era la fidata bottega sotto casa, ma ora?
Il WWW ha spalancato in un sol colpo la porta della gioia e lo sportello del frigo permettendo la nascita di servizi food-centrici che ti portano a casa ogni delizia. Il mio preferito del momento? Primo Taglio.
Praticamente è la box perfetta per creare l’effetto “Natale”.
Si va sul sito e si scelgono i prodotti che spaziano dagli affettati ai formaggi, dai prodotti da forno alle verdure, dalla frutta alle conserve. Carrello, acquisto, e via.
Le spese di spedizione sono gratuite a partire dai 29,90 €; sono certa che ci metterete poco a raggiungerli ma non per il prezzo dei prodotti (abbastanza equi) quanto più per la curiosità e l’acquolina.
In alternativa potete sottoscrivere a uno degli abbonamenti e ricevere delle box contenenti una combinazione di prodotti ideata direttamente da Primo Taglio, ottimo se volete provare di tutto un po’ e amate le sorprese.
Così a casa vostra o in ufficio giungerà colui che ha il job title definitivo, il Messaggero del Gusto (cioè, voglio farlo anch’io per metterlo nel curriculum e vantarmene), e vi consegnerà l’ordine.
Il packaging è curato tanto da sembrare un regalo e le leccornie ben protette (attenzione, però: i prodotti freschi potrebbero risentire del caldo perchè non sono imballati in contenitori termici. Tenetelo a mente per evitare di lasciarli fuori dal frigo).
Trovo del salame Milano affettato, dei pomodorini, zucchine sott’olio e un trittico di latticini (una fiaschetta affumicata, un misterioso barattolo di fior di fuscella e mozzarelle), e subito studio un piano d’attacco.
Le prime a essere immolate per una buona causa sono le mozzarelle, che trovo sorprendentemente fresche e saporite, di quelle rare da trovare a Milano. Ci accompagno i pomodorini, sodi e solari.
Una sera, tornata a casa con bisogno di qualcosa di buono, ho attaccato la fior di fuscella, una sorta di formaggio morbido tra la ricotta e lo stracchino, perfetta su gallette di riso e nel caldo estivo.
E il salame? Ci ho imbottito un panino, divorato a colazione dopo una corsa molto, molto faticosa (true story).
L’approccio mi piace, la qualità anche (i prodotti provengono dalla stessa area e sono ben selezionati e controllati), la comodità è indiscussa, il prezzo interessante.
Da tenere in considerazione anche per fare dei regali ai più golosi, credo ne farò uso per assaggiare altre specialità (la chutney di more? Dev’essere mia) e non far più piangere il mio povero frigo.
Quanto mi piace viziarmi così. Grazie ancora, Internet.
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