Non c’è imprevisto più soave di quello che ti lascia un pomeriggio infrasettimanale libero da qualsiasi impegno, e non c’è amica migliore di quella che ti porta a pranzo da Yazawa, un ristorantino giapponese incastonato in una delle più belle zone di Milano e mio desiderio proibito da qualche tempo.
Val la pena accennare che ne son venuta a conoscenza su un viaggio in Blablacar tra Milano e Roma, dove uno dei passeggeri altro non era che il fidanzato di una delle cameriere e che ha intessuto 6 ore di lodi magistrali e succulente, tanto da provocare grande acquolina e promettere una visita. Il perché è presto detto: allo Yazawa servono il Wagyu, l’unico, originale, pregiatissimo e certificatissimo manzo giapponese che conquista chiunque alla prima fettina grazie alla particolare distribuzione del grasso, che marmorizza le carni e le rende tenere come burro.
Da qui si spiega anche il “proibito”: tal prelibatezza richiede una certa spesa, giusta ma non alla portata di tutti. A meno che non abbiate l’amica di cui sopra che vi svela che a pranzo si possono gustare dei menù a prezzo più che accettabile. Che meravigliosa rivelazione!
Ordino il sukiyaki, piatto giapponese composto da una pentolina di ghisa in cui sobbolle un brodo con verdurine, un uovo e le preziose fettine di Wagyu accompagnata da una ciotola di riso bianco, una tazzina di cime di broccoli e un dolcino. Perfetto a vedersi, squisito all’assaggio: le mie precedenti esperienze con questa carne non mi avevano preparata a una tale esplosione di bontà concentrata in una morbidezza da delirio. Un’esperienza sorprendente e soddisfacente oltre le aspettative, un rimedio sicuro alle avversità del mondo ed è difficile non farsi sfuggire espressioni di estasi.
L’eleganza del locale, la gentilezza del personale e la quasi totalità di avventori orientali contribuiscono a rendere lo Yazawa un posto da non perdere. A pranzo, appunto, ancor meglio.
Dove
Yazawa
Via San Fermo 1
Milano
tel. 02 36799710
Giulia says
Gnaaam!! Ho appena finito cena ma quasi quasi…
Monica says
Ricetta particolare davvero, e molto invitante 🙂