Qualche settimana fa mi sono svegliata in quella che un po’ considero la “mia camera” a Torino, un posto in cui ho il privilegio di rilassarmi di tanto in tanto da quasi un decennio. Sorseggiando il caffè ho controllato le email e mi sono soffermata su quella di Stefania, giunta a sorpresa e altrettanto stupefacente: non era solo una presentazione della propria azienda ma anche un racconto a cuore aperto della propria realtà. E, trovandomi appunto in una città a me cara, l’ho sentita in modo particolare.
La Frutta del Conte nasce dall’incontro di due ragazze, Stefania e Anna, nella città di Verona. La prima vive in Sicilia e la seconda a Ferrara ma sono rimaste grandi amiche, tanto da imbarcarsi in un’avventura che trova solide radici nell’esperienza nell’agricoltura della famiglia di Stefania, imprenditori tenaci. Il legame con la propria terra natia è uno degli elementi più emozionanti del racconto, fatto di carezze che profumano di limoni e arance.
Fondare e portare avanti questo progetto non è facile, e non per la distanza tra le due amiche: ci sono pregiudizi, ostacoli e l’essere donne, ahimé, non aiuta. Però loro vanno avanti, facendosi forza e trasmettendo una grandiosa passione.
Sul sito si possono scoprire più informazioni sull’azienda e, soprattutto, acquistarne i prodotti: frutta fresca e marmellate. Ed è proprio vero che i limoni hanno un profumo divino e che si possono mangiare a morsi, così come i mandarini possiedono una buccia spessa e dolce che lascia un delicato olio sulle dita.
La marmellata di arancia e zenzero è dolce, delicata, mentre quella di limoni regala una scossa di sapore intenso e soddisfacente, come se avessero racchiuso un’alba primaverile in un barattolino (ed è appunto la mia preferita).
Sapete, si parla tanto di storytelling: tante aziende provano a sfruttarlo, ma poche ci riescono. La Frutta del Conte ne è stato un eccellente esempio, e io vi invito a scoprirla meglio e assaggiarne le specialità, certa che non ne rimarrete delusi.
chiara clarissa says
Conosco personalmente Stefania e Anna, credo che questo progetto non sia solo l’unione di due amiche con un business preciso ma un messaggi a tutte le donne che sono in attesa di un cambiamento. Fatelo. E’ possibile!