In Agosto sono partita per il Portogallo con la valigia, una lunga lista di ristoranti e tante aspettative. Non ci andavo da circa vent’anni e mi stava richiamando all’ordine con messaggi più o meno consci. Così sono tornata a Lisbona.
Il sali-scendi continuo, il cigolante tram 3, le vie dell’Alfama a darmi il buongiorno e la buonanotte, le piastrelle popolari ed eleganti, il poderoso vento e le amabili casette decorate hanno trovato posto nel mio cuore, ma mai quanto posticini come A Taberna da Rua Das Flores.
Inculcata in una via pressappoco ripida, la riconoscete per la fila di avventori in paziente attesa, i tavolini di legno, le seggiole rustiche, una sensazione di curata semplicità che vi rimarrà tanto impressa quanto la cucina. Non si può prenotare in anticipo, quindi fatevene una ragione.
I piatti cambiano ogni giorno ma il baccalà difficilmente potrà mancare, anche nella tradizionale ricetta chiamata “Meia Desfeita“. Il pesce, dissalato e dalle carni ben compatte, è accompagnato da ceci, uova sode, cipolla, prezzemolo e paprika, e facilmente ne rimango estasiata per la sapidità, la ricchezza dei legumi e la freschezza del condimento carico d’aceto.
Altrettanto disarmante il dessert, degli apparentemente banali fichi con mandorle tostate e miele che conquistano il mio regale palato (ho provato a replicarli in Italia ma, oh, il risultato non era mica uguale!).
Il segreto di questo piccolo ristorante? Una grande qualità delle materie prime, che lo ha elevato ai vertici delle preferenze locali.
Impossibile mancarlo.
Dove
A Taberna da Rua das Flores
Rua das Flores 103
Lisbona
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