Non importa di cosa abbia voglia di mangiare per cena: una birra c’è spesso e volentieri.
Il solo gesto di stapparla mi infonde grande relax, e il primo sorso viene seguito da un grande sospiro di beatitudine.
Tutta questa regalità nasconde un animo da trappista, che gioisce nel veder il mondo della birra crescere e acquisire importanza.
Quando sono stata invitata alla cena presso il ristorante Armani per la presentazione della seconda edizione di “Birra Moretti, piacere in abito da sera” mi sono quindi sentita la perfetta candidata, e mi son ritrovata a casa: l’anno scorso avevo partecipato all’inaugurazione della prima rassegna, che si era tenuta presso il Chic‘N Quick di Sadler, e ne ero rimasta molto contenta.
Riassumendo: Birra Moretti in Abito da Sera si definisce “un percorso gourmand tra le vie di Milano”; dal 24 Gennaio al 7 Febbraio 20 ristoranti della città propongono un menù speciale (a prezzo fisso) a base di birra e con birre Moretti in abbinamento.
Come già detto apprezzo l’iniziativa proprio perché permette alle persone di approcciare un universo che in Italia è ingiustamente messo in secondo piano – vogliamo parlare dei meravigliosi birrifici artigianali? Io andrei ad abbracciarli uno ad uno, ringraziandoli per la loro passione e tenacia.
La novità di quest’anno è stata l’introduzione dei sommelier, che hanno creati dei drink equilibrati e particolari.
E quando la birra si unisce ad Armani… ecco, l’abito da sera mi pare d’ordinanza.
Vi aspettavate solo ambienti da Oktober Fest? I 20 ristoranti meneghini partecipanti sono tra il meglio che ci possa essere per qualità, raffinatezza e bravura dei loro chef – nel nostro caso, Giandomenico Melandri (mentre il sommelier – e restaurant manager – era Massimiliano Francavilla).
Iniziamo da un antipasto corposo ma sfizioso: paté di fegatini di galletto su quadratini di polenta croccante sormontato da lamelle di tartufo nero. Primo abbinamento: una Birra Moretti Baffo d’Oro.
Inizio interessante: io non amo il sapore del fegato, ma a questi devo dare il mio plauso.
Proseguiamo con un risotto con pistilli di zafferano, funghi trombette nere e ginepro, ovvero la portata che ho preferito.
Adoro il risotto: è puro comfort per il mio palato.
Il secondo è stata un’esperienza: petto e coscia di piccione in due testure, pino mugo, barbabietola rossa e Birra Moretti Grand Cru.
Non avevo mai assaggiato il piccione: non mi ispirava. Poi mi sono lasciata convincere dalle mie commensali, che lo lodavano. Come carne mi è piaciuta ma devo ammettere che in questa versione non ne gusterei a oltranza.
Passando al predessert: Birra Moretti La Rossa, spuma di birra e amaretto. Un bicchierino sorprendente, molto saporito e bilanciato.
Infine il dolce era assai scenografico: un boccale di birra fatto da un cilindro di cioccolato bianco pieno di vaniglia, liquirizia e amaretto, con pure un paio di baffi in fondente attaccati e la spuma di Birra Moretti Doppio Malto.
Se l’anno scorso non siete riusciti a provare una di queste cene e ne siete incuriositi potete rimediare: l’elenco dei ristoranti aderenti sarà distribuito in molti punti, oppure potete contattare l’info line 348.2734525.
Sono sicura che consultando la lista dei piatti proposti (e i prezzi, che non sottovaluterei) troverete qualcosa che vi ispirerà.
Potete anche prenderla come una scusa per provare i nuovi posti “di cui parlano tutti a Milano”, come il Turbigo, il Taglio, Al Fresco.
Uniamo l’utile al dilettevole, insomma.
E brindiamoci su con un birrino.
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