Era una notte buia e fredda in quel di Milano e la qui presente regal assaggiatrice si stava dirigendo verso una meta speciale.
Con gli occhi fissi sul navigatore del cellulare usciva dalla metropolitana, passeggiava cinque minuti e, una volta giunta, si trovava spaesata.
“Come?“, pensava, “Possibile che la Fernet Branca sia davvero in questo palazzo tanto imponente e tanto centrale?“. Varcata la soglia, l’immediato forte profumo di spezie fugò ogni dubbio: sì, era arrivata.
D’accordo, come inizio é un po’ romanzato ma non si allontana dalla realtà: ho visitato la sede-fabbrica Distillerie Fratelli Branca e lo stupore è stato tale da meritare davvero quelle parole. Dopotutto pare di entrare in un’altra epoca, aggirandosi per i corridoi dell’interessante museo d’impresa (a breve aperto al pubblico) e, soprattutto, scendendo nelle cantine.
Perché sì, tutto il Fernet Branca che beviamo qua in Europa viene certamente prodotto a Milano, in grandi botti di legno (tra cui una da 84.000 litri!) perfettamente disposte sottoterra.
Aggirarsi, guardare, scoprire, annusare i fortissimi odori, toccare le 27 spezie (tra cui alcune mi erano totalmente ignote) e ammirare i calendari di fine Ottocento, i manifesti di inizio Novecento e le pubblicità contemporanee (notare il bicchierone di finto ghiaccio dello spot Brancamenta è stato un tuffo nel passato) è stato qualcosa che mi ha suscitato una tale curiosità da farmi sentire parte di un’avventura.
E non è una vera visita alla Fernet Branca senza una degustazione, no?
“Il Fernet è verità!“, ci è stato raccontato, “Un corroborante. Ha uno spettro di sapori che si presta alla degustazione, con le sue 40 botaniche. Il primo sorso è amaro, molto alcolico e difficile, un messaggio duro che fa contorcere i muscoli del viso. Il secondo è balsamico, con tre o quattro ore di persistenza. Eppure nel terzo sorso troviamo una dolcezza di liquirizia, delle radici, ed è mentolato. È un prodotto di carattere, come tutti quelli di Fernet Branca“.
Posso dire che io non avevo mai assaggiato tale amaro ma ho concordato in ogni parola e sensazione? Al primo approccio ho avuto difficoltà ma man mano che sorseggiavo percepivo una vasta serie di sapori, più piacevoli.
“Lo capisci quando è il momento“. Mi sa che è piuttosto vicino.
Eppure sapete che là si produce anche il vermouth Carpano? Una vera folgorazione, che rende giustizia alla definizione del vermouth come “per donne”. Ah sì, la qui presente sicuramente conferma!
In tedesco significa “fiore d’assenzio“, e viene creato dal signor Benedetto Carpano; esiste in versione bianca e classica, e risulta davvero gradevole al palato, più semplice del predecessore.
La sorpresa arriva poi con la vodka Sernova, un nome che richiama certamente la Russia ma che rappresenta un prodotto italiano: è una vodka premium composta ovviamente da acqua, alcool e grano (di cui abbondiamo) e trova il suo nome dall’unione del bel motto “Novare Serbando“.
Caffé e Sambuca Borghetti, Brancamenta, Grappa Candolini e lo spumante Bellarco sono solo alcuni degli altri prodotti delle distillerie di famiglia fondate ben 167 anni fa e ancora governate dalla famiglia Branca.
Ovviamente tutti questi spiriti possono essere protagonisti di deliziosi cocktail, che ci sono stati preparati con maestria presso il vintage bar dentro alla sede.
Americano o Moscow Mule? Difficile scelta, ma con doverosi stuzzichini, canapé, insalate, lasagne e carpacci non ci siamo risparmiati.
Fino a oggi 17 Dicembre potete partecipare a #SopraTuttoNoi, un concorso online che celebra tre valori cardine del marchio: amicizia, amore e libertà.
Questi sono ritrovabili anche nelle belle confezioni limited edition, in latta colorata che reinterpreta il cubismo, si ispira alle vetrate del Duomo di Milano e in cui non può mancare la celebre aquila simbolo del marchio.
Fernet Branca rappresenta una vera eccellenza italiana, un’azienda con una storia ricca e complessa che risulta testimonianza di un passato di cui andare molto fieri. Inoltre l’azienda non ha mai mancato un Expo: di sicuro in quello milanese del 2015 si farà ancora valere.
Pig says
“delle distillerie di famiglia fondate nel 167” credo siano state fondate nel 1845 😉
Sybelle says
Ops! Merci 😉