Non si sa bene come ma con certe persone si crea una naturale empatia, quella che ti fa domandare: “… Ma non ci conosciamo da sempre?“.
Questione di gusti, ragionamenti e passioni simili, per dirle in poche parole.
Io credo di avere tale fortuna con Francesca (di cui vi ho parlato per il suo incantevole approccio alla cucina), che ha deciso di festeggiare il suo compleanno presso un ristorante al grido di “Non voglio una cena ma un’esperienza!“. Ah! Come concordo! Ah! Quanto la capisco! Com’è meraviglioso rendere indimenticabile un’occasione!
E dopo questa invasione di punti esclamativi vi racconto cos’è accaduto.
Francesca ha scelto un ristorante a Mozzo (nel bergamasco) chiamato Opera, uno di quei rari esempi di alto livello di cucina in un ambiente sofisticato ma non borioso, fine ma non esasperato, tanto curato nei dettagli quanto accogliente, elegante e sobrio.
Ha stabilito un menù con il giovane e talentuoso chef Nicola per donare una serata di grandi sapori e bei ricordi, pensando a tutti i particolari e realizzando un logo apposta. Dopotutto, lei è art!
Nella lunga e accattivante lista facevano capolino ben tre risotti, assoluta specialità del ristorante veramente degna di nota.
Abbiamo a lungo disquisito su quale fosse il migliore ma io non ho alcun dubbio (come sempre, quando si tratta di cucina): il risottino mantecato con salva cremasco dop, pancetta cotta a bassa temperatura e salsa d’arrosto.
Se non siete svenuti leggendo proseguite con me (altrimenti vi faccio portare i sali).
Il riso, cotto davvero alla perfezione, era unito a questa fonduta di salva cremasco, un formaggio probabilmente poco conosciuto ma dalla storia e sapore interessanti (ne potete scoprire di più sul sito dell’ONAF), che donava un tocco sapido e vellutato senza risultare stucchevole o pastoso. Una consistenza ideale.
Sopra a questa bianca distesa erano posati due pezzi di pancetta sobbollita per numerose ore fino a renderla tenera, così tanto da poterla tagliare con la forchetta, e così buona da provocare visioni mistiche.
Come se non bastasse, il tutto era completato da un filo di salsa d’arrosto, lasciata cadere a goccioloni, deliziosa e delicata.
Sentite l’acquolina?
Perfetto, allora l’obiettivo è raggiunto.
Chi si scorderà mai di quella cena? Nessuno: a ogni piatto calava un reverenziale silenzio, ma questo ha provocato esplosioni di gioia, e ora potete immaginare il perché.
Prendete spunto, prendete nota!
Dove
Opera Restaurant
Piazza Trieste 7
Mozzo (Bergamo)
Tel. 0354517002
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