Faccio fatica a credere nelle sirene, ma quando si tratta di quella di Starbucks ogni dubbio crolla: lei è una certezza.
Oh sì, questa saccheggiatrice di frigoriferi ha una predilezione per la catena di caffetterie americana, tanto da cercarla in ogni luogo, città o paesello all’estero con una tenacia incredibile: riuscissi a stare a dieta con la stessa forza di volontà, sarei Miranda Kerr.
Starbucks è legato a molti ricordi e più volte è stata un’ancora di salvezza, un rifugio, un posto famigliare in cui abbarbiccarsi tenacemente: ritrovare ovunque gli stessi sapori è una sicurezza psicologica, soprattutto per una come me, così legata al senso del gusto.
Sono stata introdotta ai sacri segreti di Starbucks durante un viaggio studio a Madrid, da una compagna di classe esperta grazie a una sua esperienza in America, e la prima cosa che ho assaggiato è stato proprio il frappuccino, una via di mezzo tra uno shake e un cappuccino, assolutamente insano e calorico ma dal sapore che crea dipendenza, ghiacciato che è un piacere, fedele compagno di relax.
Da lì, da quello store che era situato vicino al Prado (che tristezza quando son tornata e ho scoperto che era stato chiuso!), sono seguite una serie innumerevole di prove e test per giungere a quello che ritengo il Royal Frappuccino, ovvero il mio preferito in assoluto, nonché quello che consiglio a tutti coloro che si avvicinano alla catena americana per le prime volte.
Date le decine di combinazioni possibili, ordinarlo non è una passeggiata, ma siate precisi e cercate di farvi capire, in qualunque lingua dobbiate parlare.
La sottoscritta conosce ormai a memoria la stringa delle indicazioni da dare al barista in inglese e francese, per dire.
Avvicinatevi alla cassa e ordinate: un Frappuccino moka (ovvero a base di caffè) con panna montata sopra e sciroppo di caramello sopra la panna.
Che oltretutto credo sia il classico Frappuccino, ma ormai non è semplice ottennerlo. Perchè:
1) esiste il Caramel Frappuccino, in cui il caramello sostituisce il caffè, con cui spesso il cassiere si confonde;
2) lo sciroppo di caramello può essere messo anche dentro il bicchiere, col caffè: risultato, dolcezza stucchevolissima;
3) la base di caffè può essere sostituita con vaniglia, cioccolato/caffè, etc.
4) ricordate sempre di ordinare la taglia della bevanda prima di tutto il resto, altrimenti sarete guardati male: Tall, Grande o Venti? Dipende dalla vostra gola!
La regale assaggiatrice, ricevuto il bicchierone con la cupola di plastica, aggiunge poi un altro ingrediente, che si fonde al caramello cristallizzandolo, ma per pietà delle vostre arterie lo terrà per sé.
Dopotutto un po’ di mistero regale ci vuole.
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