Facciamo il punto della situazione.
Che io ami la birra e la preferisca al resto (vino o superalcolici che siano) l’ho già approfonditamente dichiarato.
Questo blog ha questa strana e buffa anzichenò impostazione “regale“, che mi permette di chiamarvi talvolta conti, talvolta messeri, talvolta sudditi senza che nessuno se ne abbia a male, e tiro spesso in causa le teste coronate di mezza Europa.
Quindi, a conti fatti, la cena di Giovedì sera organizzata da Birra Moretti era proprio nelle mie corde: abito da sera richiesto, una bottiglia di birra con un papillon sull’invito, un ristorante di cui si parla assai bene come il Chic’N Quick e uno chef – Claudio Sadler – molto stimato. Il tutto per la presentazione delle nuove proposte di birra Moretti e, soprattutto, di Birra Moretti incontra la cucina d’autore.
Di cosa si tratta?
E’ un percorso che coinvolge 14 celebri ristoranti milanesi che, dal 1° febbraio al 12, propongono un menù degustazione che unisce birra e cibo, creato ad hoc e con prezzi accessibili.
Oltre al Chic’N Quick gli altri ristoranti coinvolti sono L’Erba Brusca, il Café Trussardi, il Ratanà, Alice, Pisacco, Al Pont de Ferr, Enocratia, Trattoria da Giannino, il Dopolavoro Bicocca, La Brisa, Innocenti Evasioni, Il Liberty e il Pane e Acqua.
Al tavolo tra food blogger, giornalisti e rappresentanti della Moretti ho avuto l’onore di assaggiare uno di questi speciali menù, apprezzandolo con la gioia che riservo alle occasioni in cui l’alta gastronomia è protagonista. E poi, quando la birra è regina, sono io a inchinarmi.
Abbiamo iniziato con un tatin di puntarelle e mozzarella con insalata di puntarelle e un filo di olio di acciughe tutt’attorno: la croccantezza delle lamelle di puntarella in contrasto con la loro morbidezza, nella versione unita alla mozzarella, e il sapore deciso delle verdure, hanno risvegliato i campanellini nel mio cervello, quelli che si rianimano a ogni esperienza di valore, e che dicono di lasciar da parte tutti gli eventi della giornata e concentrarsi. Una birra Moretti Baffo d’Oro ha solleticato le nostre papille, poi siamo passati al primo.
Tagliolini di pasta fresca con calamari e salsa di pane scuro alla birra Moretti Grand Cru, abbinati proprio a questa birra.
So che ora vi farete delle domande su questa “salsa di pane scuro alla birra“, e io ho due strade:
A) dirvi che questo condimento delizioso aveva il profumo del buon pane, quello dalla crosta spessa e croccante, appena tolto dal forno, e il gusto era arricchito dai sentori più intensi di questa birra molto speciale;
B) suggerirvi di correre a provarlo! Con i calamaretti era proprio una delizia.
Il secondo si è presentato con aspetto maestoso: coscia di coniglio farcita di trevisana con polenta pasticciata e riduzione di birra, insieme a una birra Moretti doppio malto.
Favoloso, io che adoro la carne ne son rimasta davvero estasiata, sia per la bontà del coniglio avvolto in una fetta di pancetta sottile sia per la polenta che, con la riduzione di birra, rimarrà nei miei sogni ancora per un bel po’.
Infine, ecco il celebre birramisù di Sadler, un tiramisù fatto con la birra (rossa, ci rivela il cameriere) abbinato sempre a Birra Moretti Grand Cru.
Non è forse adorabile, e non suscita commozione al solo vederlo, con quella fogliolina di cioccolato e la punta di foglia d’oro?
Cremoso, intenso, squisito.
A fine cena lo chef è stato accolto da un meritato applauso, e il mio livello di “felicità da cibo” era alle stelle.
Credo che l’iniziativa di Birra Moretti e il percorso creato tra i ristoranti sia davvero meritevole d’attenzione: è ora che la birra non sia vista come una seconda scelta rispetto al vino, e che sia esaltata, nobilitata. Appunto, magari proprio con queste cene in abito da sera. Il mio ideale, come vi dicevo poco fa.
Incuriositi? Sul sito di Birra Moretti trovate tutte le informazioni: se provate qualche menù raccontatemi la vostra esperienza.
[…] quindi sentita la perfetta candidata, e mi son ritrovata a casa: l’anno scorso avevo partecipato all’inaugurazione della prima rassegna, che si era tenuta presso il Chic‘N Quick di Sadler, e ne ero rimasta molto […]