Nel mio ideale parto e non torno mai al punto di partenza: saltello qua e là per città, stazioni e aeroporti incrociando traiettorie e studiando nuove avventure.
Lungi dal potersi concretizzare, quando compio un viaggio acuisco i sensi: guardo, sento, gusto di più per non perdere dettagli e istanti. Fossi un supereroe, questo sarebbe il mio potere speciale.
Così, armata di questo spirito e di nervi tesi che manco l’arco di Guglielmo Tell, sono giunta a Zurigo.
Da Milano il treno impiega 4 ore, si sfilano laghi lombardi, a Chiasso i controllori fanno il check di documenti d’identità e biglietto – Swisspass per noi, soluzione più che comoda per usufruire dei mezzi di trasporto pubblici svizzeri senza alcuna preoccupazione -, si entra nella luce, nelle montagne e non ti rendi conto nemmeno di esser arrivata (e nel mentre sei molto più rilassata).
Zurigo è una città da favola moderna che confonde storia e arte in precisione, cura ed eleganza. Girando tra le stradine della zona vecchia, salendo i gradini verso il Giardino dei Tigli, costeggiando il fiume o osservando campanili e statue crederete di essere dentro un racconto mistico – e se aggiungete una tonnellata di nebbia e alberi sporgenti sarà subito fantasia.
Anche a tavola troverete la meraviglia, e se approderete da Hiltl dovrete aggiungere un tocco di sorpresa.
Si tratta del primo ristorante vegetariano al mondo, ampissimo e sofisticato il giusto: qui vi convinceranno che una cucina sana e deliziosa è possibile – e se l’hanno fatto con me, nota adoratrice dell’insano… .
Se la tartare di soia mi ha stupita per la somiglianza per aspetto e sapore con la sua versione di manzo, ancor più ho apprezzato una specialità thai con noodles di riso, baby pannocchie, frutta, patate, fagiolini e un’adorabile quanto incendiaria lattina di curry verde.
Sono entrata col raffreddore e dopo due forchettate respiravo benissimo: potere dell’abile amalgama di spezie e delle noti piccanti, che hanno ribaltato tutti i miei sensi e permesso di percepire tutti i sapori del piatto.
La frutta freschissima contrastava il potere dei condimenti, riequilibrandoli e consentendo addirittura di sentire il tenue gusto della pasta che, altrimenti, sarebbe andata a perdersi.
E poi, che gioia poter assaggiare un curry verde “in purezza”, senza l’uso di intingoli alla panna o salse di soia! Che abbia trovato più attenzione a questi aspetti in Svizzera che in altri paesi non può certo dirsi scontato.
Un altro segreto per sopravvivere alle sferzanti note infernali è stato il centrifugato di cocco e ananas, una vellutata panacea per il palato.
Hiltl è un ristorante da provare sia perché antesignano del genere e rivelatore, sia per l’estrema attenzione verso qualunque intolleranza e allergia alimentare: il menù riporta precise indicazioni di fianco a ogni piatto, rendendo possibile il miracolo di un pranzo adatto a tutti.
Sazia, felice e ripreso possesso del respiro ho affrontato le altre mete zurighesi, compresi ristoranti dai cibo assai meno salutari ma altrettanto squisiti.
Ovviamente non vedo l’ora di raccontarveli.
p.s. ovviamente questo viaggio non sarebbe stato possibile senza TvSvizzera.it, che ha provvisto a organizzazione e programma, sopportando la nostra italianissima tendenza a essere sempre in ritardo. Grazie anche a Boris, la nostra paziente guida, senza cui ci saremmo persi tra le viuzze e nella nebbia senza goder pienamente delle meraviglie zurighesi.
Dove
Hiltl
Sihlstrasse 28
Zurigo
Tel. +41 44 227 70 00
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