Ci sono quei consigli che risuonano più come un ordine che io, proprio io, devo eseguire.
Così come i soldati non avrebbero mai tentennato al comando di Napoleone, per lunghi mesi ho impegnato ogni astuzia per colmare una grave lacuna che faceva vacillare il mio titolo di mangiatrice da guerra.
Così, mentre nella mia testa risuonavano le voci di tutti coloro che me ne avevano parlato, mi sono incamminata fino alla Gelateria della Musica e ho capito molte cose.
In primis, ho compreso il perché di certi sbuffi: non è centrale, è troppo piccola, la fila è lunga, sono molto sbrigativi.
Detto questo, non si può negare che il loro pistacchio salato sia l’apoteosi, che il cioccolato al sale rosa dell’Himalaya commovente e che la lista di gusti mette a dura prova i più determinati provocando tentennamenti. Poco male, mi sembra un ottimo motivo per tornarci più volte.
Il pistacchio salato e tostato, si diceva, richiama più fedeli di un miracolo e provoca più visioni del deserto del Sahara in piena estate: se siete amanti di questo gusto siete moralmente costretti a provarlo, chi me ne ha parlato in modo splendido aveva ragione. É come mangiare centinaia di veri pistacchi resi crema, mentre il tocco della panna contrasta la loro nota salata potente e deliziosa.
Massima qualità delle materie prime, grande passione per il gelato, voglia di soddisfare il cliente e un’aria un po’ retrò, da gelateria di quartiere, rendono questo posto magico e fuori dal tempo.
Armatevi di un pizzico di santa pazienza e andateci: non potete vivere senza.
Dove
La Gelateria della Musica
via G.E. Pestalozzi, 4
Milano
[…] – il pistacchio salato de La Gelateria della Musica (Milano); […]