Nel weekend sono stata introdotta alla cucina bergamasca, branca di cui ero ben poco esperta, e me ne sono assai deliziata con la promessa finale di riprovarla presto, magari quando non si abbatte sulla città il più grande temporale dell’ultimo decennio, affinché possa godere maggiormente della parte alta e non rischiare di perdere le scarpe borchiate in fiumi di pioggia (e cascate. Letterali).
Alla mia richiesta di aiuto su Twitter ho ricevuto diverse risposte, ma quella che mi ha più convinta è stata di Luigi, che mi ha indirizzata in un posto a Bergamo Alta nelle immediate vicinanze della funivia: l’Antica Osteria del Vino Buono.
La prima impressione è buona, visto che si presenta come un ristorante molto carino; la seconda è ottima, leggendo il menù ricco di specialità; la terza è entusiasmante, quando il cameriere spiega pazientemente cosa sono i diversi piatti, e verrebbe voglia di fargli un applauso finale.
Tra le diverse portate ho avuto modo di assaggiare dei buonissimi casoncelli alla bergamasca, un piatto che nel bolognese e dintorni mai – ma proprio mai! – si è visto. Si tratta di pasta ripiena, una sorta di raviolone a mezzaluna con dentro carne, pane, parmigiano, erbe aromatiche e anche amaretti. Nella versione tradizionale ci vorrebbe anche l’uvetta, ma il cameriere ha detto che quel giorno erano stati fatti senza.
Il condimento? Abbondante burro fuso (e come ben sapete, quando c’è del burro io non capisco più niente), parmigiano e pancetta ben rosolata.
Già dopo questa descrizione ci sarebbe da perdere i sensi e mettersi a dieta (in ordine sparso), ma passiamo al sapore: intenso, spiccato, deciso. La pasta era cotta precisamente come piace a me, ovvero scolata 30 secondi prima che si possa dire “al dente”; nel ripieno si distinguevano bene gli aromi di tutti gli ingredienti, amaretto compreso; il burro con le strisce di pancetta erano una delizia, e la salvia non troppo invadente; il parmigiano cospargeva per bene una porzione più che soddisfacente.
Un piatto non propriamente leggero, ma l’avete già intuito. E nemmeno estivo, ecco.
… ma chi siamo noi per farci spaventare dalla dieta o dal caldo?!
Se passate a Bergamo Alta io vi consiglio di mangiare all’Antica Osteria del Vino Buono, in cui mi sono trovata bene, ma c’ho un solo appunto: il prezzo. Leggermente troppo alto per far sì che diventi un posto assolutamente imperdibile. 7 € per un calice di Amarone, quando i casoncelli costano 9,5 € mi pare un po’ tanto, ma la qualità della cucina c’è. Fate insomma attenzione.
Dove
Antica Osteria del Vino Buono
Piazza Mercato delle Scarpe 25
Bergamo Alta
Tel. 035 247993
Lascia un commento