In questi giorni ho portato il mio amico Asus Zenfone 2 a spasso con me, promettendogli un’overdose di calorie e Salone del Mobile. Lui ha accettato la sfida forte della sua batteria interminabile, 3000mAh di gioia che consente 28 ore di conversazione e 13 giorni di stand-by, roba che se dimentichi l’iPhone per un giorno lo trovi spento mentre lui ti aspetta come se niente fosse.
Torna il mito dei vecchi cellulari, quelli con le cover intercambiabili e le antenne più alte della mia testa, che di sicuro non erano “smart” ma non ti abbandonavano mai nel momento del bisogno.
L’ho caricato e sono uscita per degustazioni, mostre condite di cocktail, happening, inaugurazioni e party di diverso genere, situazioni in cui bisogna avere un terminale affidabile per scattare foto, caricarle subito sui social, mandare messaggi su Whatsapp, rispondere a chiamate e geolocalizzarsi ogni tot e che non mostrasse segni di cedimento dopo 3 o 4 ore. La prova “Fuorisalone”, insomma.
Per testare la batteria ho preferito uscire con una carica al 100% e, avendo poco tempo, la tecnologia BoostMaster è stata provvidenziale: in meno di 40 minuti ha ricaricato il cellulare dal 40% al 100%. A conti fatti, in meno di un’ora si guadagna il 60%. Sapete quelle situazioni assai moderne in cui tutti, al termine di una lunga giornata, cercano una presa di corrente per rivitalizzare la propria vita sociale o dar cenni di vita? Lo Zenfone 2 si distinguerà per l’estrema velocità, e non vi costringerà a stare attaccati al cavo per ore, sospirando perché non era comunque abbastanza.
Così io e lo Zenfone abbiamo fatto un giro per le 5Vie iniziando dalla stupenda Santa Marta, piena di cortili interni che lasciano a bocca aperta, con casette, tralicci, portici inaspettati e la voglia di non andarsene più. L’ho testato arduamente scattando più fotografie possibili, tenendolo sempre pronto per email e tweet, chiacchierando con gli amici lontani e attivando le mappe per capire le strade migliori. Soprattutto quando mi è venuta un’incredibile voglia di gelato.
In situazioni molto affollate altri telefoni mi hanno totalmente lasciata in panne, e questa volta non parlo solo di batteria: occorre che anche la connessione sia stabile, e questo cellulare Asus offre rete 4G, Bluetooth 4.0, NFC e una velocissima rete WiFi 801.11ac. Per una volta, quindi, non ho avuto difficoltà a cercare una gelateria nei paraggi e attivare il navigatore per raggiungerla.
Sono quindi capitata da Vanilla Milano. Avete presente il caldo che ha travolto la città nei primi giorni del Salone? Allora capirete il perché di questa fresca voglia.
Vicino all’affascinante Castello Sforzesco e al teatro del Verme, è presa d’assalto per lo più da business men, appena fuori dai circuiti turistici. Assaggio i gusti pistacchio e bacio, trovando il primo molto intenso e il secondo particolarmente noccioloso, forse un pizzico troppo dolci ma vitali per suscitare buonumore.
Le materie prime sono di qualità ma la consistenza non mi convince pienamente, rimanendo troppo ghiacciato in diversi punti. Una soluzione comunque interessante, vista la zona e la bellezza del locale, curato e femminile.
Ah, com’è finita con la batteria? Mi sono dovuta davvero impegnare per farla cedere, e ha superato le mie aspettative.
Antela says
Nice post =)
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