Qualche settimana fa ho affrontato un’altra impresa (che dire, sarà un periodo particolarmente avventuroso): cucinare un piatto sano con metodi ecosostenibili. Praticamente se mi avessero chiesto di invadere la Kamtchanka con solo un esercito di soldatini di plastica verde sarei stata più fiduciosa del buon esito, ma poi mi sono detta: “Ce la puoi fare, sorbole!” (che è anche l’urlo di battaglia dei soldati sopracitati) e ho accettato.
Ho insomma partecipato al progetto “Birra scelta naturale” di Assobirra per Orticola 2013, manifestazione del green lifestyle tenutasi a Milano che collegava prodotti sani e metodi di preparazione ancor più salubri a un accompagnamento festoso come la birra.
Anche se non ho potuto presenziare a Orticola insieme agli altri partecipanti non ho potuto esimermi, da gran apprezzatrice della birra qual sono.
Ho ricevuto a casa una scatola contenente sei marche di birra comunemente reperibili al supermercato, un ricettario curato da Lisa Casali di Ecocucina e le istruzioni del progetto.
Ho passato in rassegna le ricette finché non ne ho individuata una che metteva d’accordo una recente ossessione per gli asparagi, una preparazione alla mia portata e un tritatutto/centrifuga da inaugurare: una crema di asparagi con straccetti di burrata.
Quindi ho acquistato tutto il necessario e mi sono messa all’opera cuocendo gli asparagi a vapore, preparando gli straccetti, tritando delle mandorle, frullando i sopracitati asparagi e sconvolgendo quindi tutti gli equilibri del mondo. Io che cucino, e che ottengo un risultato sano e gustoso? Incredibile e soddisfacente.
Infine ho impiattato la vellutata, aggiunto la burrata, le mandorle, un filo d’olio, un pizzico di peperoncino e l’ho accompagnata con una bionda Menabrea, una delle mie preferite.
Ripeterò l’esperimento con altre ricette, promesso. Intanto grazie a Orticola per avermi coinvolta!
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