Ultimo aggiornamento: 29 Settembre 2015
Sebbene fosse buono e valido il Bàcha ha chiuso da diversi mesi. Peccato.
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Bàcha è un nome che evoca, divertente e squillante, atmosfere vivaci come quelle di una danza, lo schiocco di un bacio, una piccola esplosione di colore nel grigiore.
Provate a leggerlo ad alta voce (senza farvi sentire dai vicini di metro o dai colleghi in ufficio, e se il gatto vi guarda male fate finta di nulla), sillabandolo con cura: Bà-Chà. Bà-Chà!
E il suo vero significato?
Presto detto: Baccalà e Champagne, cavalli di battaglia di un nuovo ristorante che sorge a Milano, tra Repubblica e Gioia, in una zona rimessa a nuovo e promettente.
Ho avuto il privilegio di cenarvi qualche sera fa, con un’ottima compagnia (requisito imprescindibile), buffe storie e imperdibili aneddoti, assaggiando alcune delle loro specialità, ovviamente a base di quel – e solo – pesce, che richiede una preparazione un po’ lunga (quante ore deve stare a mollo? O meglio, quanti giorni?) ma che consente di essere preparato in diverse centinaia di modi. Stancarsene? Difficile, vista questa sua estrema versatilità.
Abbiamo iniziato con un tris composto da tartare di baccalà, carpaccio di baccalà e mousse di baccalà e zafferano su indivia.
Mentre quest’ultimo rappresentava un vero amuse-bouche, la lotta è stata tra le prime due proposte: il carpaccio era accompagnato da gocce di aceto balsamico, che regalavano una ricchezza di sapore in più, mentre la tartare era fresca al palato, naturalmente saporita e tenera, e si scioglieva amabilmente tra un sorso di delizioso prosecco e l’altro. Tartare wins, insomma.
Proseguiamo con altri due antipasti: polenta leggermente abbrustolita con baccalà mantecato e millefoglie con baccalà, accompagnati da una salsina al pomodoro. Il primo, in particolare, mi ha ricordato la polenta accompagnata da un’abbondanza di pesce che mia nonna prepara quando l’inverno è più rigido, quindi mi è rimasta molto impressa (sempre per questo mio particolar associare cibi a luoghi, situazioni, persone, eventi, ricordi).
Il Bàcha ha un ambiente curato e carino, non troppo elegante, quella giusta via di mezzo che ti permette di passare una serata rilassata e fare quattro chiacchiere in assoluta tranquillità. Luci calde, angoli leggermente più bui, tovaglie color crema, accogliente.
Arriva un poderoso tris di primi, uno di quelli che mette alla prova gli appetiti più esigenti: spaghetti al pomodoro con polpettine di baccalà, paccheri con un ragù di baccalà e – rullo di tamburi – un meraviglioso, incantevole, esaltante fagottino con baccalà e formaggio fuso, che a ogni boccone fa scoppiare di gioia tutti i sensi! Ah, quella cremina formaggiosa unita al pesce, compatto come deve essere!
Finita qui? Macchè!
Siamo passati ai secondi, ovvero baccalà fritto (immancabile, dopotutto, croccante e stuzzicante), baccalà in umido su crema di broccoli e riso venere, nonchè un tortino di baccalà, patate e carciofi (“alla trentina”, ci dicono), il tutto sempre accompagnato da champagne, ça va sans dire, che magicamente appare nei nostri calici grazie al solerte operato del cameriere.
Una tarte tatin con frutti di bosco e mou ha completato il tutto, che vuoi farti mancare il dolcetto? No di certo!
A cena terminata abbiamo ascoltato lo chef, giunto al nostro tavolo, che ci ha raccontato qualche segreto della sua cucina e della preparazione del baccalà, la differenza con lo stoccafisso, come scegliere il pezzo migliore, qual è la cottura più adatta, come riconoscere quello di buona qualità. Confidenze, speranze, visioni, desideri e prossimi passi, accompagnati da un caffè.
Aprire un ristorante simile, che serve solo baccalà, è una sfida anche in una città gastronomicamente variegata come Milano: occorre avere passione e determinazione, e di sicuro queste caratteristiche non mancano.
Io spero di avervi incuriosito almeno un decimo di quanto lo ero io quando sono stata invitata, e di avervi solleticato le papille.
E se andate, sappiate che per questa regal assaggiatrice non potete perdere il carpaccio, la tartare, il fagottino e il baccalà fritto. Con champagne, ovviamente.
Dove
BàCha
Via Amerigo Vespucci 3
Milano
Tel. 0262087214
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