Avvolgiamoci nelle nostre sciarpe, sprofondando il naso nel profumo che ci siamo messi addosso stamane e pensando alle vacanze estive con sospiri degni di una lettrice di Jane Austen.
Buongiorno, è Lunedì per tutti, è il momento di riavvitare la testa sul collo e connettere le sinapsi.
Non tutte, però, e soprattutto non le mie, che oggi vi riporto nella caldissima Siviglia alla scoperta di un altro posticino che mi ha molto deliziata.
Il fatto è che nella città andalusa i locali più conosciuti possono addirittura prendersi il lusso di chiudere ad Agosto – bruciando la grande clientela dei turisti – quindi capita che ci si ritrovi a vagare alla ricerca di una sostituzione, che nel caso della Bodega Dos de Mayo non risulta essere un ripiego, ma una felice e eccellente casualità.
Occorre essere un po’ lesti e intraprendenti, e se farete come la sottoscritta, che alla domanda “English? Francais? Italiano?” ha risposto orgogliosamente “Espanol!“, tutto andrà più che bene.
Qua si ordinano tapas, economici piattini colmi di ogni cibo spagnoleggiante (mi passate il neologismo?): come dicevo anche in occasione della Bodeguita Santa Cruz, lanciarvi è la soluzione migliore.
Altrimenti… ho io la soluzione per voi.
Provate il salmorejo.
D’accordo, questo nome e il suo aspetto non vi inviteranno molto, ma non c’è soluzione più fresca, genuina e saporita per combattere fame e calura!
Si tratta di una zuppa fredda composta da pomodoro, olio extravergine d’oliva, aceto, sale, aglio e pane duro frullati insieme e accompagnata da pezzetti di prosciutto serrano, dal colore arancione vivace e dalla consistenza di una salsa densa, senza grumi.
Avete presente il più noto gazpacho? Ecco, siamo in quel mondo.
Il simpatico cameriere me ne porta una scodella, e io non mi faccio intimorire: ha un sapore spiccatissimo per merito dell’abbondante olio d’oliva, del prosciutto stagionato, dell’aglio. Inoltre pomodoro e aceto non si sottomettono mica. Se siete del gruppo “le minestre di verdure non sanno di niente” qua dovete ricredervi.
È vellutata, particolare, imprevedibile, così colorata da poterla ritenere allegra, e si assapora che è un piacere, tra un sorso di birra e un altro stuzzichino.
Nonostante il corposo apporto dell’olio non risulta pesante, anzi, spalanca gli stomachi e li prepara a portate impegnative.
È un piatto che sa di estate e di vacanza, di sole e tempo libero, leggerezza e piacevolezza, nel cui ricordo mi crogiolo.
Dopotutto è un Lunedì post ponte, quindi è ancora più mesto.
Ah, il salmorejo.
Ah, Siviglia.
Ah… ah!
Dove
Bodega Dos de Mayo
Plaza de la Gavidia 6
Siviglia
Lascia un commento