Se in generale l’Expo è un posto in cui si possono incontrare cucine, culture e persone diverse, in quanto a originalità di ospiti speciali nessuno può battere il padiglione UK e le sue ronzanti apine – e no, non son di parte sebbene non veda l’ora che la royal family giunga a Milano (… prima o poi accadrà, vero?).
Per “conoscerle” ci si deve immedesimare, entrando in un percorso fatto di praticelli in fiore ad altezza naso che solleticano l’olfatto – margherite, erbe aromatiche, terra fragrante – fino a giungere all’alveare, un’alta struttura di pezzi d’argento e lucine intermittenti che racchiude una sfera collegata a un vero alveare a Nottingham, dove le api vengono percepite da dei sensori che rimandano impulsi, posizione è il classico bzzz fino a Milano.
Non potrà non sfuggirvi un “Oooh!”‘meravigliato, e non parlo perché son di parte in quanto umile fan di sua maestà.
Inoltre anche il mio palato ne ha particolarmente goduto grazie alla presentazione di una novità Diageo azzeccata con il contesto. Il miele delle nostre amiche api ha infatti incontrato il whiskey creando il J&B Honey, una sintesi tra potenza e dolcezza. Sebbene io non ne sia una grande bevitrice l’ho trovato piacevole: le note aromatiche lo rendono molto apprezzabile e bevibile, facile soprattutto per un pubblico femminile.
È facilmente utilizzabile nei cocktail come il ghiacciato J&B Sour, che già mi immagino sorseggiare sulle terrazze con vista mare con una solleticante brezza.
Quindi se pensate che il miele sia quel alimento che va spalmato sul pane o nella camomilla, preparatevi a una nuova esperienza: un bicchierino ricco di coccola e forza renderà la serata ancor più leggera, e chissà che anche la Regina non ne aggiunga un goccio nel suo tradizionale the.
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