Io lo so che molti di voi, piuttosto che presenziare a cenoni natalizi, pranzi e mangiate infinite con tutti i cugini fino al sedicesimo grado, le zie e controzie e quel vecchiaccio insopportabile che altro non fa che chiedere “Quando ti sposi?!” preferirebbero imparare l’uncinetto, buttarsi con un elastico dalla torre di Pisa, fare un corso di agopuntura plantare, dar da mangiare ai piranha a mani nude e passare una giornata in corso Vittorio Emanuele durante il primo giorno dei saldi.
Pensate che alla regina vada meglio? Pensate come deve essere il pranzo di Natale a Buckingam Palace, tra Henry che per fare uno scherzone tira giù il regal albero addobbato, Carlo che scambia Camilla per il piccione farcito, Kate e William in versione pucci, il principe consorte Filippo che si addormenta dopo il primo piatto? Io ce la vedo la Regina che sbuffa sconsolata con un gomito sul tavolo e la corona inclinata sulla testa, che pensa al corso di latino americano che aveva in programma.
Per voi questa regal Assaggiatrice ha due consigli, uno per sopravvivere ai parenti e l’altro per resuscitare dopo pasti alquanto assurdi.
“La paresi”
Il suddetto consiglio si compone dell’apparizione sul vostro viso di un sorriso fisso, appena accennato, con cui potrete affrontare tutti i parenti e ritirare la vostra mente in un cantuccio sicuro. Insomma, una paresi bella e buona, ma molto efficace.
Fate le prove davanti allo specchio, annuendo di tanto in tanto. Vi lasceranno in pace.
“I miracolosi semini”
È dalla fiaba dei fagioli magici che nel mondo non si vede un simile portento riguardante dei meri semi.
Di cosa si tratta?Eh, bella domanda.
La vostra mangiatrice si appella a voi: se qualcuno sa qualcosa di più, che parli!
Al ristorante indiano Moghul a Bologna (di cui vi ho già parlato a proposito delle meravigliose bagari baigan, e di cui vi parlerò in futuro) potete mangiare qualsiasi cosa, ordinare tutto il menù due volte, dall’antipastino di verdure e yogurt ai gamberoni piccanti, sfasciarvi come se non ci fosse un domani, come se i Maya avessero ragione sul 2012.
Tanto alla fine il cameriere vi porterà la coppetta dei semini digestivi, un misto di semi e piccoli zuccherini balsamici. Sgranocchiare due pizzichi di codesto misterioso composto farà compiere il miracolo: quando vi alzerete dal tavolo vi sentirete leggeri e piacevolmente soddisfatti.
Com’è possibile?!
Storico è rimasto il momento in cui al cameriere è stato chiesto “… ma cosa sono?” e lui, serissimo: “… Semini!”. Eh, ma va, non me n’ero accorta!
Per affrontare indenni le vostre imprese culinarie natalizie, questo è proprio un toccasana. Io ne voglio un sacco, un quintale, una tonnellata a portata di mano! Ne terrei una scatolina in borsa, un vasetto in casa, lo regalerei a tutti!
Ditemi cosa sono, dai. So che me lo nascondete. Siate clementi.
Insomma, in bocca al lupo per le festività.
La Regal Assaggiatrice è con voi.
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