Pigri! Vi interpello!
Fedeli del piumone! Uscite fuori!
Seguaci del “postponi”! A me!
Con fare allegro e come sempre scherzoso cercherò di convincervi a lasciare il sacro divano, infilare gli scarponi e andar a sciare:
1) libera la mente
Vi voglio vedere pensare ai problemi quotidiani mentre dovete ricordarvi di stare col peso a valle e sterzare in curva;
2) potreste incontrare grandi campioni come Kristian Ghedina che non mancherà di raccontarvi deliziosi aneddoti di gare e vita;
3) dopo tutta la fatica ci sono la polenta, i formaggi, i salami, le carni in umido!
Tipo che se vi inerpicate tra le funivie e raggiungete il rifugio delle guide del Cervino, situato sugli irti monti in territorio svizzero, non ve ne pentirete proprio.
Io ho avuto la fortuna di provare le loro specialità in occasione del recente viaggio in Valtournenche, e sono rimasta conquistata dal benvenuto, dalla simpatia del personale e dalla opulenta delizia dei piatti che più valdostani di così non si può.
Rustico il giusto – oh, siete a 3.480 metri – e assai accogliente, vi sorprenderà con panorami mozzafiato e racconti epici mentre darà il meglio sulla tavola.
Io mi sono lanciata verso un tagliere pieno di formaggi caldi – chevre mon amour! – patate e immancabili castagne dolci, un concentrato di buonumore fatto latticino affrontato al grido di “Ma sì, hai sciato tutta mattina, te lo meriti”. Certo, che sia stato seguito da polenta e fantastiche salsiccette in umido è un dettaglio.
Grande è l’amore per la cucina locale, forte è l’infatuazione per le castagne che accompagnano immancabilmente ogni piatto, estrema è la passione per i sapori autentici come quello della fontina che, fusa, si era abbandonata sul piatto di portata, immolata per una giusta causa (sfamarmi).
Avvicendatevi verso un pezzo di storia di Cervinia: secondo me, dopo tutta questa dissertazione, un po’ vi ho convinti, cari i miei sonnolenti amici.
Dove
Il Rifugio delle Guide del Cervino
Loc. Plateau Rosa
Breuil Cervinia
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