Sono poche le volte in cui scrivo di qualcosa che non mi è piaciuto, che mi ha fatto provare orrore, raccapriccio e fatto venire la voglia di ribaltare il tavolo con tutte le sue posate, rispondere male al cameriere in cinque lingue e andarmene così leggermente sdegnata: ecco, a Nizza ho avuto la “fortunata” occasione.
Io, l’amico del “Gira a destra” che poi non gira e la patrona del sedile dei passeggeri abbiamo seguito un consiglio di un blog e siamo rimasti veramente… fregati: una di quelle cene da dimenticare o raccontare ai posteri ballando “I’m a survivor” delle Destiny’s Child.
Forse l’apparenza poteva suggerirci qualcosa – tovaglie a quadrettoni, menù appeso, specialità improbabili – ma quella recensione era promettente, tanto da affrontare piatti da 18-28 euro. Ma sì.
Ordino un polpo alla nizzarda, che il cameriere mi descrive come cotto nel pomodoro e zafferano e accompagnato da riso mentre i miei commensali prendono una pasta con carne dal nome veramente improponibile (e che non scriverò affinché il SEO non lo intercetti).
Sono sicura che il baldo personaggio pensasse di avere a che fare con i primi tre capitati, che magari viaggiano poco, non conoscono i sapori autentici dei cibi e si lasciano affascinare da qualche battuta spiritosa: non sapevano con chi avevano a che fare.
Il mio simpatico piatto di polpo surgelato e affogato nel pomodoro, senza il minimo sentore di zafferano, era stato evidentemente appena tirato fuori dal microonde. Sì, so che capita spesso nei ristoranti ma questa volta era così evidente ma risultare imperdonabile. Sul riso c’era una patina compatta, segno che manco si erano presi il disturbo di mescolarlo.
Il sapore? Inesistente.
La consistenza? Gommosa.
Orribile? Abbastanza, ma credo mai quanto quello che hanno mangiato gli altri due avventurieri: gli gnocchi verdi erano affiancati da cubotti di carne di manzo stracotta con la relativa salsa, ed era così poco invitante da poter vincere dei premi di categoria. Azzardandomi ad assaggiare ne ho avuto la conferma: terrificante. Un impasto scomposto e sgradevole.
Manca solo che ve ne riveli il nome: Escalinada.
Che sull’internet se ne trovino recensioni buone è imputabile, a mio parere, a una precedente gestione, a commenti falsi o alle basse aspettative dei precedenti commensali: la nostra è stata un’esperienza imperdonabile.
Ho reso bene l’idea?
Salvatevi almeno voi!
Azzurra Tacente says
Confermo e sottoscrivo tutto! La delusione è stata inconsolabile 🙁 Per fortuna ci siamo rifatti i giorni successivi, ma la digestione dei su descritti piatti è stata seriamente problematica. Sconsigliato!