Lo so, vi sto abituando male: ultimamente son poco regolare nella pubblicazione e, soprattutto, non è Domenica la giornata dedicata alla rubrica “Presentatevi sul loro zerbino“. Se la cosa vi infastidisce gravemente potete inviare un esposto al primo ministro. In caso contrario, seguitemi.
Dicevo.
Non Domenica, ma Sabato.
Fatto sta che oggi vi parlerò di Fra, della sua cucina nonché dell’approccio che ha verso tutto ciò che circonda i fornelli, che suscita in me ammirazione massima.
Cercherò di spiegarvi cosa intendo, al meglio delle mie possibilità.
Come sapete non so cucinare (o meglio, mi limito al minimo sindacale): non so usare i coltelli, sono pigra, le mie papille hanno aspettative che le mie scarse capacità non riescono a soddisfare e ogni volta che leggo una ricetta su un blog o sfoglio un libro mi deprimo.
Infatti nella maggior parte dei casi per preparare un piatto sfizioso sembra ci si debba appellare alla chimica, all’astrofisica o avere la dispensa di un ristorante di alto livello. Per esempio, una volta ho scoperto la ricetta di una vellutata: la foto era così invitante che ho pensato “Ci provo“, ho letto gli ingredienti e… sale alla vaniglia? Estratto di non-so-bene-che-pianta? Un pizzico della qualunque? Ci mancava solo il “potere del cristallo di luna” per infliggere la ferita finale! Ho chiuso e mi sono rifugiata da Luini.
Poi hai a che fare con Fra.
Ti svegli una Domenica mattina a casa sua e, come se niente fosse, ti chiede “Ti vanno dei pancake?” e tu, che non aspettavi altro, esplodi in un “Sììì!” che fa tremare le finestre per poi aggiungere “Però se è troppo complicato lascia perdere, non voglio che…“. Le parole muoiono mentre lei inarca un sopracciglio e, con voce monocorde, dice “Ma-stai-scherzando?“.
E’ questo il bello di Fra e della sua cucina: niente è difficile. Niente è impossibile. Non servono ritrovati scientifici per le ricette, né ingredienti assurdi: si possono ottenere squisite pietanze con ciò che hai a casa, o con ciò che si trova comodamente in qualsiasi supermercato.
Una sera io e la protettrice di tutti i pin abbiamo cenato da lei: varcata la soglia di casa siamo state travolte dal profumo delle verdure, del pollo al curry, dei dolcetti da poco sfornati, e abbiamo assistito alla preparazione di una salsa allo yogurt e basilico così semplice e deliziosa che non ci si credeva.
Uno dei cavalli di battaglia di Francesca è il brasato: lo prepara con amore per tutte le ore necessarie, irrorandolo e girandolo, rosolandolo e tagliandolo con la precisione dei samurai. L’ho assaggiato per la prima volta quasi due anni fa: era quasi estate, una primavera inoltrata, e quelle fettine tenere e saporite erano tutto ciò che ci voleva per curare il mio cuore disfatto. Un piatto importante per un’occasione indimenticabile, quindi.
Tornando ai pancake, quel bel dì Fra mi ha insegnato a prepararli e magari prima o poi scriverò la ricetta, così breve e divertente che rido ogni volta che la leggo, appuntata nelle Note del mio iPhone.
Come accompagnamento, per quel brunch, c’erano una marmellata di pesche homemade che occorrerebbe brevettare, dei muffin bianchi al cioccolato bianco, dei muffin al cacao con gocce di cioccolato bianco, sciroppo d’acero, una composta di mele saporitissima e un the al lime straight from London. A casa mia ci vorrebbe una settimana per radunare tutte queste vettovaglie ma da Fra è la cosa più naturale del mondo, e tu puoi gustare i pancake appena fatti con ciò che ti aggrada guardando le puntate di Jamie Oliver, sentendoti dentro un film perfetto, a piedi scalzi e col pigiama addosso.
Poi può farvi assaggiare un pezzetto di formaggio che stupende è dir poco e sorprendervi raccontando la sua storia, la provenienza, il come è giunto fino al suo frigo avvolto con precisione in un velo di carta e messo sottovuoto.
Potete anche vagare per le librerie, indicarle una ricetta interessante con aria disperata e sentire il suo “Ma non ci vuole niente! Sostituisci questo con quello, ed è fatta!“, mentre tu non ci avresti mai pensato.
E, dopo un gelato di Cioccolati Italiani, potete sedervi su una panchina e stilare la lista dei 10 cibi senza cui non potreste fare a meno.
Non c’è bisogno di ingredienti eccellenti.
Non c’è bisogno di marchingegni strani.
Non c’è bisogno di ricette elaborate.
Il segreto di Fra è la passione, che trapela da ogni suo gesto e avvolge ogni suo manicaretto.
Se c’è uno zerbino che dovete presidiare con tenacia, costanza e dedizione è il suo.
Chiedetele qualsiasi cosa: vi solleticherà il palato, e con esso lo spirito.
(Madreeeh, non piangere leggendo queste parole! Ti mando la guardia reale a consolarti?)
[…] la tavola di qualsiasi bontà mi abbia ispirata. E poi, da quando Fra mi ha illuminata sull’arte dei pancake non ce n’è per […]