Io e il Giappone: un amore nato in giovane età per ragioni inspiegabili e cresciuto tra casualità e segni del destino (di cui ho già accuratamente scritto).
Ammetto che spesso mi mancano degli aspetti di quelle tre settimane passate tra Tokyo, Kyoto, Nara e Osaka, e tra questi sicuramente ci sono dei sapori, quelli così autentici da essere rari in Italia, quasi introvabili. Voglio dire: prima di conoscere il ristorante di cui vi sto per parlare, se pensavo alla vera cucina giapponese in Europa mi veniva in mente solo Chez Miki a Parigi, che non è che sia il massimo della comodità.
C’è anche da dire che non ho ancora provato alcuni dei più celebrati giapponesi di Milano (come Poporoya), e che da Js’hiro non ho mai provato altro oltre a sushi e uramaki, ma conto di rimediare.
Fatto sta, ecco, che un bel giorno ho provato il curry di Sumire e quando ne sono uscita e mi son resa conto di essere a Milano ci sono rimasta male.
Per questa scoperta devo ringraziare Elisabetta e Christian che, un bel giorno e per una fortunata serie di coincidenze, mi ci hanno condotta e suggerito il piatto che a voi consiglierò.
Prima avvertenza: i piatti a base di curry vengono preparati solo a pranzo, quindi organizzatevi
Seconda avvertenza: questi piatti riempiono assai, quindi non esagerate.
Terza avvertenza: lo chef, che si intravede al banco del sushi, ha un’aria troppo simpatica.
Quarta avvertenza: proverete assuefazione per questo tipo di cibo, per il suo sapore genuinamente orientale e la sensazione di pace (quasi zen!) che vi lascerà. Da assumere consapevolmente, insomma.
Le proposte di curry sono molto numerose: si va dal riso con curry al formaggio a quello con wurstel, passando per un altro con crocchette di pollo novello fritto o con lonza di maiale fritto.
Io, per stare leggera (per una volta!), ho seguito il consiglio delle mie guide e ho preso il curry con le verdure.
Di sicuro è ciò che ci vorrebbe in questo Lunedì mattina di neve e amarezza: riscalderebbe non soltanto la pancia ma anche il cuore, risveglierebbe i sensi sopiti e calmerebbe i pensieri in subbuglio.
Il curry ha infatti un sapore intenso, pungente il giusto, pieno di sfumature, ricco.
Mescolato al riso cotto alla giapponese (quindi “appiccicoso”) si creano dei bocconcini di felicità che mi hanno riportata ai ryokan del Monte Fuji, e ai ristoranti dei piccoli paesi del sud del Giappone: è una questione di equilibrio tra profumi e spezie che non si sono adattati ai gusti occidentali, rimanendo quindi autentici.
Le verdure miste sono tagliate a pezzi e immerse nella salsa di curry, ustionante il giusto, ed è un piacere cercarle una a una con le bacchette, e sentire che sono rimaste ancora leggermente croccanti.
Nostalgia, nostalgia in enormi quantità.
Un sospiro per ogni assaggio, un sorriso per ogni ricordo.
Se un giorno, a pranzo, avete voglia di provarlo chiamatemi: accorrerò con velocità supersonica.
Dove
Sumire
Via Varese 1
20121 Milano
Tel. 02 91471595
ostriche says
Mi hai fatto venire una gran voglia di provarlo! Il tuo blog mi piace molto. Ciao.
@deirdredixit says
Al Sumire non ci sono (ancora) andata, me l'aveva consigliato tempo fa una ragazza giapponese, che ne lodava in particolare il "vero fritto alla giapponese".. penso che ci farò presto una capatina 😀