Lo so che state rantolando sotto i colpi di tortellini, cotechini, zamponi, passatelli, arrosti, controarrosti, intingoli, salse, dolci, sorbetti, e che non esiste un ammazzacaffè abbastanza potente da ridestarvi dal torpore in cui il Natale vi ha fatto crollare, ma animo! Suvvia, sveglia, che Capodanno sta arrivando e mica vorrete stare a dieta, no? Io c’ho dei progetti a dir poco bellicosi per il 31 Dicembre, ma magari ne parlerò a tempo debito.
A una decina di giorni di distanza dall’ultimo post posso affermare di essere più viva che mai, rinfrancata da una full immersion nella bolognesità e pronta a darvi un consiglio proprio sulla mia città natia.
Mentre Venerdì 21 fuggivo da Milano in auto con Fabio è sorta la domanda “Dove andiamo a cena a Bologna?“, resami conto che molti dei miei soliti ristoranti erano pieni mi si è accesa una lampadina proprio sopra la testa e ho trovato la soluzione: la Trattoria Meloncello.
Perfetta perchè non troppo in centro, con parcheggio facile, cucina tradizionale bolognese e ai piedi della salita che conduce al Santuario di San Luca, meta cara a tutti gli indigeni.
Ci si trova in quella che è una classica trattoria emiliana, tranquilla e dagli arredamenti di legno scuro, con un menù descritto a voce. Alle pareti sono appesi numerosi quadri con autografi di cantanti, attori, comici passati da lì, tra cui un ovvio Cesare Cremonini, a testimonianza della stima e dell’affetto riposto in questo ristorante storico.
Tra i primi si evidenziano passatelli, tortellini, gramigna con il sugo di salsiccia, e visto che era un po’ di tempo che non ci andavo ho ordinato uno dei loro cavalli di battaglia per rispolverare i bei ricordi: le tagliatelle al ragù.
Non ci potrebbe mai esser un bentornato migliore per una bolognese fuorisede: la pasta era evidentemente tirata a mano, con parti leggermente più spesse e una ruvidità che i prodotti in commercio non hanno, perfetta per trattenere un ragù saporito ed equilibrato, rustico come deve essere, a sua volta preparato in casa. La porzione era giusta e ha necessitato un secondo piatto (polpette!) per raggiungere la sazietà, ma i sensi ne erano molto appagati.
Spesso molte persone mi domandano dove mangiare la vera cucina locale, e io consiglio di rivolgersi qui (sempre che non cerchino qualcosa in centro).
Ci si sente in un ambiente famigliare, alla Trattoria Meloncello, e ho come l’impressione che sia cos’ dal 1918, anno d’apertura. Spero rimanga tale ancora per un bel po’.
E se siete coraggiosi, dopo aver pasteggiato inerpicatevi su per il portico della salita di San Luca: percorrerlo tutto è una piccola impresa, ma da lassù la vista è incantevole.
Qualche utile nota a margine:
1) la posizione. Comodissima in certe giornate, ma fate attenzione al calendario calcistico: essendo proprio attaccata allo stadio Dall’Ara rischiate di trovarvi nel mezzo del delirio del campionato o simili;
2) il prezzo. E’ un po’ alto, considerato tutto, ma la qualità del “fatto in casa” si fa sentire.
Dove
Trattoria Meloncello
Via Saragozza 240
Bologna
Tel. 051 6143947
Che fame. Devo assolutamente passare a trovarvi!