Il mio Sabato bolognese ha i suoi riti imprescindibili: colazione da Zanarini, passeggiata lungo via D’Azeglio per raggiungere la Sala Borsa, poi diverse tappe tra via Ugo Bassi e via Indipendenza, finchè non arriva l’ora di pranzo.
Alla Bologna divisa tra gli universitari e le zdaure griffate mancava un po’ un posticino in cui fare il brunch (concetto ancora leggermente sconosciuto), bere un the con un’ottima e splendida fetta di torta, viziarsi con cappuccino & brioche, circondati da un’ambiente carino e curato. Poi è arrivato “Colazione da Bianca” e la musica è cambiata, anzi, si è riprodotta in numerosi “Devi andarci devi andarci devi!“.
Insomma, quando l’altro giorno ho avuto l’occasione di provarlo le mie aspettative non erano alte: di più! Mi ero promessa di essere giudice severa e imparziale, e tale son stata.
Com’è stata questa esperienza?
Delicata, adorabile, gustosa.
Ebbene sì, mi è piaciuta.
Sarà perchè ho pranzato sotto i miei adoratissimi portici.
Sarà per la gentilezza delle cameriere.
Sarà per un menù ricco di proposte interessanti e di una cucina di stampo internazionale, lontana dai fasti emiliano romagnoli e quindi molto originale per la città.
Sarà per le stoviglie carinissime, i tavolini tutti diversi, la grafica che ti fa pensare “Aaaw, so cute!“.
Sarà per l’atmosfera rilassata, lenta e sorniona.
Sarà per il piatto che si presentava assai bene, nonchè essere proprio buono.
Ho ordinato – dopo numerosi tentennamenti – un cous cous con pollo al the verde, menta, zucchine, lime e pomodorini.
E’ un periodo strano: mangerei solamente farro, orzo, cous cous e simili, mentre le 3 P (pasta, pane e pizza) sono state messe in secondo piano. Forse è l’aria di Settembre, forse è il rientro, forse chissà.
Come vedete, la presentazione era promettente: è il tipico piatto che ogni food blogger fotograferebbe in settantaquattro angolazioni diverse, mentre io ho preso il mio iPhone, ho scattato, caricato su Instagram e rovinato la bellezza con l’azione distruttiva della forchetta.
Eh, son stili di vita.
Dire che era un piatto saporito, leggero, fresco e solleticante significa riassumere tutto ciò che cercavo per completare il Sabato.
Il cous cous era ovviamente cotto alla perfezione, con le fettine di zucchine e i pezzetti di menta ben amalgamati, e il sorprendente lime grattuggiato sopra conferiva il tocco etnico e imprevedibile (ne avrei voluto chiedere di più, tanto mi è piaciuto). I tocchetti di pollo erano utilizzati come base, morbidi e dal gusto particolare, mentre i pomodorini di contorno erano ben intrisi in aceto balsamico.
Utilizzo del coltello: zero. Il team dei pigri ringrazia.
Sazietà: fatto.
Risveglio dei sensi: fatto.
Sensazione di immenso ristoro e sospiri estasiati: mille e più.
Colazione da Bianca, ci vediamo presto: ho già puntato le tue quiche.
Dove
Colazione da Bianca
via Santo Stefano, 1 (Portico della Mercanzia)
Bologna
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