Weekend rocambolesco, come alcuni sapranno.
Dato che poteva andare assai peggio e che tutto è bene quel che finisce bene, come sopravvivere alla forzata (ma per fortuna breve) reclusione in casa?
Fate così:
a) chiamate un’amica/un amico che possiede enorme pazienza;
b) chiedete un favore (promettendo di sdebitarvi, un giorno);
c) date indicazioni verso l’Esselunga più vicina;
d) resistete alla tentazione di farvi acquistare il peggior junk food (difficile, lo so, ma ingozzarvi come oche quando avete poca possibilità di movimento non è una gran idea, e se me ne rendo conto persino io…);
e) dirigete il messaggero verso il reparto frigo;
f) fategli acquistare la burrata Murgella;
g) abbracciate con commozione l’amica/amico;
h) rimanete in contemplazione del tesoro che troneggia nel frigorifero.
E qua già sento le voci dei pugliesi DOC: “Aaah! Una burrata confezionata! Orrore e tragedia!“.
C’avete pure ragione eh, nulla può battere i prodotti freschi, ma vi assicuro che questa burrata vi stupirà: lo dico e non lo nego, è persino più buona di certe burrate presumibilmente fresche (o spacciate per tali). E’ un barattolino di felicità da tenere a portata di mano (prestando attenzione alla data di scadenza, ovvio).
Così, dopo la marmellata d’arancia dell’Esselunga, torno a parlare di un alimento facilmente reperibile in tutta Italia. Contenti, regali lettori?
La burrata Murgella si presenta in una confezione trasparente, immersa nel liquido che la tiene fresca. Scolato questo e fatta rotolare in un piatto, ha le dimensioni di una mozzarella ben panciuta, ma la consistenza è decisamente più morbida, con una superficie bianca uniforme.
La delizia sta nell’affondare coltello e forchetta e tagliarla a metà: una cascata di formaggio, panna e latte invaderà il piatto, con un profumo veramente invitante. La parte esterna è spessa pochi millimetri, quindi attenzione a quando la maneggiate se non volete spargerla qua e là (il che sarebbe un gran peccato, ovviamente).
E poi? Fatene ciò che più vi aggrada!
Gustatene la freschezza di ogni piccolo pezzo, immergendo la forchetta e trascinando verso la bocca il formaggio intriso di panna, tagliando il guscio a spicchietti e, ovviamente, facendo una scarpetta finale. Freschissima, goduriosa, per l’estate non avrete altra migliore amica. Davvero.
Che questo sia un post spassionato mi pare più che evidente. Dopotutto ogni articolo di questo blog lo è.
Quindi consiglio senza incertezze tale burrata, una soluzione a portata di qualsiasi mano per tutti coloro che vengono assaliti da un’improvvisa voglia di latticini (il che capita, giuro) ma non è che possano andare in quel di Bari & provincia ogni volta.
Fatemi sapere se concordate.
E voi, pugliesi, che avete la fortuna di poter assaggiare tali bontà genuine ogni volta che desiderate, se avete da obiettare esprimetevi.
Ah, dimenticavo: fondamentalmente tutti i prodotti de “La Murgella” sono degni di nota.
Qualche giorno fa parlavo infatti della mia recente ossessione per delle scamorzine affumicate. Indovinate di quale marca?
Dove
La Murgella
La sottoscritta trova questi prodotti all’Esselunga.
Se avete fatto degli avvistamenti scrivetemi.
chiara says
Confermo!la burrata murgella e’ la migliore che abbia Mai assaggiato.ho comprato piu’ volte la burrata in Puglia in ottimi caseifici,ma fino ad ora questa e’ la migliore!