Sia lodato il caramello e chi lo saló, creando un meraviglioso piacere che da liquido diventa morbido o solido, che mi ossessiona assai, tanto da spingermi ad assaggiare ogni pietanza che lo presenta, dal macaron di Ladurée a quello di Pierre Hermé, dal gelato di Grom al cupcake di Di Viole Di Liquirizia, mia recentissima scoperta milanese.
Molti erano gli elogi profusi verso questo posticino in quel di Brera da persone di assoluta fiducia, e tanta era la mia curiosità. Si trattava solo di trovare un’anima gentile che mi ci conducesse.
E così fu: sabato pomeriggio la regal sottoscritta e la Nostra Signora di tutto ciò che è Fashion Chiara ci siamo accomodate ai tavolini di quella che definirei in maniera riduttiva “pasticceria“, e in modo più approfondito e alla giapponese “dimora del kawaii“: ogni dettaglio è decisamente delizioso, studiato per far risultare il posto adorabile e rilassante.
Chiara mi ha proposto un ordine congiunto per farmi assaporare il più possibile le specialità, e fu così che sulla nostra tavola giunsero una fetta di cheesecake e una fetta di torta al cioccolato (di cui vi parlerò) accompagnati da una tazza di the Marco Polo di Mariage Freres.
Il check-in su Foursquare è stato complice: essendo stata la mia prima visita ho goduto di un cupcake omaggio, e non ho saputo mica dire di no! Ho quindi scelto quello al caramello salato.
… Awww (sarebbe un sospiro beato).
Davvero promosso.
Il caramello non era presente solo sulla sommità del cupcake, sopra il frosting, ma anche all’interno, e com’era ben fatto! Insomma, se un caramello dev’essere salato, che sia come questo, equilibrato tra il dolce e il sapore leggermente pungente che produce una piccola controindicazione: non se ne ha mai abbastanza, non stanca mai, crea uno stacco nel gusto dolce che forse risulterebbe stucchevole e lo scuote.
L’ho mangiato a piccoli bocconi, per gustarlo il più possibile, il più a lungo.
E’ sicuramente stato uno dei migliori cupcake che abbia mai mangiato, e l’ho preferito rispetto ad altri mangiati in quel di Milano (e anche di New York, in qualche caso!): infatti non era pesante, non mi ha lasciato la sensazione di “abbiocco mortale/ostruzione delle vene” che solitamente questi dolci causano (con molta gioia, però).
Nella vetrinetta della pasticceria erano inoltre ben esposti altri cupcake decorati in modo delizioso, torte dall’aspetto irresistibile, dolcetti carinissimi.
Mi sono pentita di non esserci andata prima, questo sì.
Non commettete il mio stesso tragico errore.
Dove
Di Viole Di Liquirizia
Via Madonnina (zona Brera)
Milano
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