Ascoltate, principi, sudditi, messeri, vassalli e forestieri della regal corte (della serie: giocare di ruolo sarà pur servito a imparare qualsiasi tipo di carica, no?)!
La vostra assaggiatrice ha un annuncio da fare, con tanto di sigillo in ceralacca!
Lei, così tanto innamorata della sua Bologna, dei suoi infiniti portici, dolci colli e cupi vicoli, ha un’altra città italiana particolarmente cara in cui opera scorribande alimentari da far impallidire i più voraci.
Tal luogo è presto dichiarato: si tratta di Torino!
Fortuna vuole che due cari amici abitino in questa città così elegante, in uno dei quartieri più affascinanti e – che coincidenza! – siano addirittura delle ottime forchette (e bravi cuochi: vi ho già parlato dei peperoni di Daniela, infatti).
Mi hanno condotta in ristoranti straordinari e con loro ho assaggiato piatti particolari ed altri eccellenti.
Insomma, non è facile trovare persone con cui condividere tal gioia con egual entusiasmo!
A loro devo la scoperta e la conoscenza di uno dei miei ristoranti di pesce preferiti.
“Pesce? A Torino?“. Ebbene sì: non potrebbe essere altrimenti, dato che la materia prima giunge ogni dì dalla Liguria, e il menù viene inventato di conseguenza.
Si chiama Mare Nostrum.
Si trova nel centro di Torino, dalla parte del fiume: varcate la porticina e vi troverete in un posto a mio giudizio alquanto affascinante che risulta famigliare, intimo.
I gestori e i camerieri sono esempio di simpatia, professionalità e affabilità: vi conquisteranno descrivendo i piatti. Inoltre sono persone che badano a Internet e ai giudizi trovati, per esempio, su TripAdvisor, anzi: una sera erano piuttosto amareggiati per commenti immeritatamente spietati, non se ne capacitavano.
Vi parlerò di uno dei piatti che meglio mi è rimasto nella memoria.
Entra in campo il caso.
È una di quelle occasioni che non sai mai se torneranno, quella coincidenza rara, quel “ora o mai più“.
Solo che non sto parlando di momenti che cambiano il corso di una vita, ma di una pietanza che, nel momento in cui ne sperimenti la prelibatezza, ti lascia combattuto tra l’estasi e la disperazione.
Estasiato, perchè una tale combinazione di sapori ti porta alla commozione.
Disperato, perchè ti rendi conto che quella piccola porzione potrebbe essere la prima e l’ultima.
Una sera arriva come antipasto la pizzetta di pescespada.
Una sottile fetta di pesce ricoperta da pomodoro ristretto e cremina composta da pura mozzarella di bufala.
Non appena l’abbiamo assaggiata io e i miei amici ci siamo guardati l’un l’altro con espressione incantata, come se avessimo appena assistito a un prodigio.
La carne del pesce era morbida, cotta alla perfezione, e compatta.
La salsa di pomodoro? Un trionfo di sapidità, con tocchi di spezie che accompagnavano il salato di questa salsa rossissima, densa e concentrata.
Il tocco finale: la mozzarella di bufala quasi liquefatta. Come hanno fatto non si sa. Il forno? Mh, manteneva una grande freschezza, smorzava il salato del pomodoro, arrotondava il gusto.
Tutti questi tocchi uniti producevano il preciso sapore di pizzetta. Realmente. Il pesce era l’impasto, il resto il condimento.
Sorprendente!
Ricordo che abbiamo manifestato il nostro apprezzamento al proprietario che ha risposto con un “Eh, ce ne vorrebbe un piatto grande così da gustare!“. Sì, sì, ben venga il piattone! … peccato che mai giunse, ci illuse!
Ritrovarla sarà difficile.
Ah, dolore!
P.s. La fotografia è stata presa dal sito ufficiale di Mare Nostrum
Daniela Camba says
Quando mi si chiede "andiamo fuori a cena?" ho solo una risposta: Mare Nostrum!!!
Sarà che amo il pesce, da brava sarda, sarà da loro che tutto è speciale, dai ragazzi, all'accoglienza, alla simpatia, alla professionalità!
Il pesce è sempre freschissimo, i piatti sono semplicissimi, come la pizzetta testimonia, ma sotto sotto c'è una grande materia prima, dal pescato all'olio, alle verdure.
E l'amore, la passione che ciascuno di loro ci mette, dai due soci, ai ragazzi in cucina, ai ragazzi di sala, è percepibile in ogni piatto.
La mia predilezione sconfinata va alle loro polpette: indifferentemente da tipo di pesce, che siano al sugo o fritte o con dentro un piccolo cuore di besciamella…. le amo
Roberto Peraboni (@r says
ricetta sfiziosa, ma il pesce al forno com'è?
Sybelle says
Bel mistero.
Se l'avessi capito non avrei addosso la disperazione del non poterlo riassaggiare più.