Ciao,
sono la più silenziosa del gruppo, quella che a primo impatto vi sembra altezzosa, colei che vi guarda dall’alto al basso perchè è un tantino più alta della media.
Mi vesto prevalentemente di nero, sono portata per l’eccentrico, ho eclettiche capacità e preferenze contraddittorie.
Non sono un personaggino semplice, ma.
Parlatemi di cibo.
Chiedetemi qual è il mio ristorante preferito, cosa ho mangiato nel weekend, com’era il piatto che ho ordinato, la sagra che ho invaso come se fossi stata Attila, e mi trasformerò.
Inizierò a parlare e descrivere, commentare e giudicare ogni boccone assaggiato, replicare in parole la sensazione sul palato, cogliere il dettaglio, e forse vi stupirete, forse dovrete fermarmi, dire “Basta, ho capito“, ma io avrò sempre un consiglio non detto, che potrebbe esservi utile.
Sono una grande mangiatrice, terrore delle cucine e sterminatrice delle dispense, nostra signora dei frigoriferi e cavaliere della tavola rotonda (ma anche quadrata, rettangolare, esagonale, fate voi).
E mi piace mangiare.
Dovreste vedermi in azione per capire:
a) quanto adoro mangiare;
b) la quantità di cibo che posso assaggiare. Diciamo che mettere tutto in altezza aiuta, e non poco.
Viste queste mie prodigiose capacità e dopo aver ricevuto diversi incoraggiamenti, eccomi qua.
Parlerò dei miei piatti favoriti e ristoranti preferiti, in Italia e in giro per il mondo, secondo memoria e entusiasmo, ma commenterò anche pietanze degne di nota preparate da amici e conoscenti, quelle che mi sono rimaste ben impresse.
E se vi state chiedendo il perchè de “The Royal Taster“, presto è detto: probabilmente l’assaggiatore di corte è il mio lavoro ideale, ma farlo al desco della regina Elisabetta sarebbe quanto di più esilarante potrei fare.
Avanti, alzate quel braccino, piegate il gomito, mano a paletta, e via di saluto regale.
Si inizia.
Fulvio Aramil Cavicc says
Ben arrivata, o regale assaggiatrice, nostra signora delle oscure fogne! Noi ti lodiamo, noi ti veneriamo, noi attendiamo da te i migliori menù e le più grandi bazze su dove andare a sbafar tutto nei locali in giro per il globo.
Ma soprattutto restiamo in attesa della recensione del piatto PIU', che mi aspetto sia la prima che farai. Altrimenti niente più candelina su di esso…
Sybelle says
Grazie, oh suddito.
Come vede le sue aspettative sono state ben rispettate: la cotoletta fu.
Ale l'Oscuro Sc says
Sì, parliamone…
Sybelle says
Credo ti sentirai abbastanza preso in causa, visti i piatti che ho intenzione di pubblicare e che tu conosci bene assai.
Chiara Di Piano says
In bocca al lupo! 😉
Sybelle says
Crepi! :*
Andrea Contino says
Vai Sybelle!
Invitami a corte a tempo debito 🙂
Sybelle says
Ti mando un paggio con un invito sigillato con la ceralacca!
Roberto Peraboni (@r says
Era ora, e ricordati che i consiglieri c'hanno fame, non tanta quanto te, ma c'hanno fame.
Valentina says
Il nome mi piace un sacco e da quel che ho potuto vedere… si, dei una grande mangiatrice!
Sybelle says
Il nome è stato ideato da un focus group su Skype, e il risultato è piuttosto soddisfacente!
Sull'essere una grande mangiatrice… beh, a Berlino ho effettivamente dato il meglio di me, e ho in mente una recensione sul piatto di carne del ristorante turco.
eatitmilano says
Inizia con oggi il mio sdebitamento di commenti nei suoi confronti o reale assaggiatrice, tanto per iniziare, finirà nel mio blogroll. Che gli assaggi abbiano inizio…! 🙂
Sybelle says
Grazie mille!
Tra mangiatrici ci si deve supportare.
Elisabetta Spada says
E brava la mia sibbéll (che in antico aramaico significa "siete graziosa, vostra altezza – non a caso")! "(…) al desco della regina Elisabetta…" la prossima volta che vieni a casa scriverai un post allora! 😛
Sybelle says
Tu sì che conosci l'aramaico, mia cipollina. Cosa mi potresti proporre?