Ci sono quei posti che mi fanno tanto “pace dei sensi“, quiete totale, relax.
Quelli in cui rifugiarsi in un giorno di pioggia, o dopo una brutta giornata, o in cui ritrovarsi a chiacchierare con gli amici più cari, gustando un bagel o un muffin, magari con addosso un bel maglione di lana grossa.
Per me California Bakery è tutto questo: mi piace l’ambiente per la cura dei dettagli, mi piace il concept generale e, ovviamente, mi piace il menù.
Un caffè americano, una spremuta d’arancia, una fetta di torta ed è subito coccola.
In questi giorni, per esempio, a Milano fa freddo: l’inverno non è giunto a piccoli passi, no, è giunto sfondando la porta, improvvisamente, giusto il tempo di mettere il trench per tre-giorni-tre e passare al piumino.
Spesso vorrei trovarmi a un tavolino di California Bakery, ordinare il suddetto caffè americano e accompagnarlo con quello che reputo il loro dolce migliore: la New York cheesecake.
Guardate la foto, che io stessa ho scattato: non vi fa venire l’acquolina?
Io, ripeto, non impazzisco per i dolci, ma in certi casi devo alzare le mani (nonchè gli occhi) al cielo e innalzare un canto di gioia. Forse è proprio perchè non li amo particolarmente che quando ne trovo uno che mi aggrada mi rimane ben impresso.
La cheesecake di California Bakery ha i bordi di pasta spessa e friabile che racchiudono un ripieno di crema di formaggio, così buono, così gustoso, così cremoso, ma per niente stucchevole (almeno per i miei parametri, ecco).
Le fragole (o i mirtilli, altra versione che adoro) ricoprono ogni punto della superficie insieme ai lamponi e a una composta di frutta: sono fresche e disposte alla perfezione, e così anche lo sguardo è contento.
La porzione è generosa, vi toglierete la voglia, e vi sentirete sollevati. … come? Dite che a voi mangiare non fa questo effetto?! Che peccato.
La cheesecake con le fragole è, per me, il comfort food del weekend ideale.
E se pensate di conoscerne una migliore, fatevi avanti!
P.s. So che in questo momento i miei amici non milanesi mi stanno odiando (almeno dal punto di vista gastronomico li conosco alla perfezione). Cari, sapete dove trovarmi: vi aspetto!
Informazioni
Daniela Camba says
Ti odio.
Non puoi scrivere certe cose a metà mattina!!! E anche se non amo la cheesecake, ecco, ora ne voglio una fetta.
Comunque propongo di sperimentare la versione salata quanto prima!!!
Sybelle says
Versione salata?
Mi incuriosisce…
Daniela Camba says
mah così ad occhio direi che sostituisci i biscotti con i cracker/ o con della brisè sbriciolata, crema con robiola, mascarpone, formaggini cremosi insomma, e sopra boh, fai una compostina di verdure o ce le metti a pezzettini (tipo rondelline di zucchine) o ancora con salmone o bresaola….
boh, un po' così a casaccio, ma sicuramente una ricettina si può ideare 😀
Sybelle says
Una quiche, insomma 😀
Daniela says
beh, no, la quiche ha uova, panna ed è cotta, la cheesecake salata non viene cotta e viene fatta con formaggi freschi, senza uova…
luciana says
Ari troppo carino questo tuo blog, continua a deliziarci!
Sybelle says
Grazie mille Luciana!
E' appena partito, dopo mesi di tentennamenti, ma sono già molto contenta!
Io ti delizio, tu seguimi 😀
Monica says
Io adoooro il cheesecake 🙁
Fulvio Cavicchi (@Ar says
Comunque anche la Cheesecake dei FRatelli La Bufala al Dima è veramente notevole, te la segnalo 😉
Sybelle says
… grazie per la segnalazione Fulvio ma a pelle credo che quella di California Bakery la batta 10 a 1, va.
Accorri a provare!
Giulia Martoni says
La cheesecake è la mia torta preferita! Quindi sì, ti sto odiando…. però dissento con Fulvio, quella del Dima è troppo "gusto-Philadelphia" per i miei gusti!
Elfo Alfio says
Io sono seriamente cheesecake dipendende. Mi permetto di suggerire quella che secondo me è la cheesecake più semplice e più buona che abbia mai mangiato. Se casualmente vi trovate a passare per Freiburg im Breisgau (bella cittadina nel Baden-Württemberg) tutti i giorni c'è il mercato all'aperto attorno alla cattedrale della città (in stile gotico) e li c'è un piccolo chiosco dove vendono delle torte intere artigianali per sette euro che sono la fine del mondo… attenzione… causa dipendenza…